Come sapete sono in corso i lavori nel centro storico e da un anno si parla dello spostamento del monumento ai caduti (per la prima volta la notizia è apparsa sulla pagina facebook 'Archivio fotografico di Mirabella Imbaccari').
Il monumento ai caduti fu inaugurato dal commissario straordinario del comune podestà Benedetto Lo Presti nell'autunno del 1938 e ricorda il sacrificio di molti mirabellesi nella prima e seconda guerra mondiale. La scultura bronzea, adagiata su un piedistallo alto mt. 2,70 che poggia su una struttura piramidale di circa un metro, è opera di Pietro Montana, realizzata negli Stati Uniti d'America e poi donata al paese dagli emigrati.
Ma qual è la situazione ?
Il geometra Guido Turino, preoccupato perchè lo spostamento del monumento gli sembra un'operazione poco trasparente nei confronti della comunità, mi ricorda la vicenda.
Nel 2005 l'amministrazione comunale (sindaco dott. Giuseppe Turino) dà l'incarico per un progetto di riqualificazione urbana e sociale del centro storico (zona Sotto Palazzo e Ospizio). I costi sono di 1.927.000 euro, di cui 1.500.000 euro per la Regione e 427.000 a carico del comune (a base d'asta e somma a disposizione). Nel 2010 il progetto viene approvato dalla Regione e chiede al comune di contribuire per 422.000 euro. Il comune chiede un mutuo alla Cassa depositi e prestiti, si fa una gara d'appalto a Catania per l'Urega (ufficio regionale per l'espletamento di gare per l'appalto di lavori pubblici) e i lavori vengono affidati al consorzio C.I.P.E.A. che fa il ribasso del 43% (828.610 euro con risparmio di 160.000 euro). Appena si iniziano i lavori, il sig. Guido Turino si reca al Comune e chiede di utilizzare la cifra di 160.000 euro per installare un ascensore per la chiesa (costo 30.000 euro) ma gli viene risposto che non è possibile perchè non si può fare una variazione al progetto.
Il progetto originale prevede lavori in: cortile Polizzi, via Profeta, via G.Barbera, via Oliva, via Crocillà, via Biscari, via Palermo, corso Vittorio Emanuele, via Pappalardo, via SS. Maria delle Grazie, via C.Alongi, via Giustolisi, via Garano, Largo Palazzo (Piazza Frassinetti), via Ortale, palazzo municipale e l'area attrezzata a verde nel retro del municipio (villetta comunale). In Piazza Frassinetti si deve fare solo il manto stradale (basole segate di pietra lavica).
Nel 2012 si presenta una variante al progetto originale e si chiede il parere alla Sovrintendenza ai Beni Culturali, parere concesso il 10/7/2013. La variante al progetto (elaborata nel maggio 2013) comprende alcuni lavori per coprire i costi previsti. Le opere escluse sono: Largo Polizzi, sistemazione dello spazio dietro il municipio e l'adeguamento del muro statico di contenimento della villetta comunale.
Il progetto "prevede il miglioramento della qualità della vita e dei servizi resi alla collettività con una nuova politica organica di sviluppo turistico ed enogastronomico".
Con la variante si parla di spostamento del monumento ai caduti che prevede un intervento con gradinate per ripristinare l'originale asse prospettico tra la chiesa e il palazzo Biscari.
Da ricerche nell'archivio comunale si evince che nel 2000 (amministrazione comunale Falcone bis) fu presentato il 'Piano Particolareggiato del Centro Storico' che viene approvato a condizione che "venga spostato il monumento ai caduti" (parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali - sez. Architettonica Urbanistica di Catania dell'11/01/1999). Nella sua relazione il progettista architetto Aldo Nitro sostiene che "la rimozione del monumento ai caduti significherebbe cancellare una parte importante della storia e dell'identità del paese, profanare la volontà originaria degli emigrati donatori, annullare il legame affettivo, nonchè il quadro ambientale sedimentatosi negli anni nell'immaginario collettivo dei mirabellesi".
Alleanza Nazionale, CCD (Centro Cristiano Democratici) e Forza Italia si opposero e iniziano a raccogliere firme di protesta (all'epoca anche la sig.na Maria Giangrande e padre Filippo Iurato furono promotori di un'azione di contrasto al parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali).
Il sindaco Falcone chiese alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di rivedere il parere, dichiarando che "la rimozione del monumento significherebbe cancellare una parte importante della storia e dell'identità di questo paese, profanare la volontà originaria degli emigrati donatori, annullare il legame affettivo, nonchè il quadro ambientale sedimentatosi negli anni nell'immaginario collettivo dei mirabellesi".
A questo punto cosa ne pensano i mirabellesi ?
Se la cittadinanza disse no 13 anni fa, oggi siamo disponibili ad accettare questa variante del progetto ? (delibera giunta municipale n.79 del 22/8/2013)
Il sig. Guido Turino, membro del nascente Comitato contro lo spostamento del monumento, invita l'A.C. ad indire un'assemblea per discutere e sentire il parere dei cittadini.
Le foto illustrano il nuovo progetto.
aggiornamento:
Lunedì 14 ottobre c'è stato l'incontro al comune tra il sig. Turino, il sindaco Marchingiglio, l'ing. De Francisca e l'assessore Giustolisi.
Il sindaco non è d'accordo ad indire una riunione pubblica perchè il progetto è in fase esecutiva (metterlo in discussione significherebbe rischiare di perdere il finanziamento che risale al 2005).
Da una sua indagine in paese risulta che il 90% della popolazione è d'accordo con lo spostamento del monumento di pochi metri (studio progettuale realizzato al computer nell'ultima foto).
Il sig. Turino viene invitato a raccogliere almeno 1000 firme contrarie per ridiscutere il 'problema monumento' (e la riunione può essere organizzata dal comitato locale) ma la responsabilità del progetto è dell'amministrazione comunale che intende realizzarlo senza indugi.
All'obiezione del sig. Turino sulla raccolta firme del 2000 il sindaco risponde che all'epoca si parlò di spostamento del monumento in altra sede e fu giusta quella scelta, oggi invece la variante del progetto risponde alle esigenze di ripristino dell'aspetto originale di Piazza Frassinetti nel contesto di un recupero del centro storico (la conclusione dei lavori è prevista per il 30 gennaio 2014).
Secondo il sindaco il comitato avrebbe dovuto mobilitarsi prima (già il primo cittadino aveva accennato al progetto lo scorso 23 aprile sulla sua pagina facebook).
Ma ci siamo mai domandati perchè nel 1938 il monumento fu posto davanti al Palazzo Biscari ?
Purtroppo non esistono documenti nell'archivio comunale che ne giustificano la collocazione ma bisogna ricordare che eravamo in pieno periodo fascista e come sapete il fascismo esaltava i valori della patria, per cui la collocazione di fronte al palazzo sicuramente aveva anche una giustificazione ideologica che oggi, secondo la mia opinione, non ha più alcun senso.
Il monumento ai caduti fu inaugurato dal commissario straordinario del comune podestà Benedetto Lo Presti nell'autunno del 1938 e ricorda il sacrificio di molti mirabellesi nella prima e seconda guerra mondiale. La scultura bronzea, adagiata su un piedistallo alto mt. 2,70 che poggia su una struttura piramidale di circa un metro, è opera di Pietro Montana, realizzata negli Stati Uniti d'America e poi donata al paese dagli emigrati.
Ma qual è la situazione ?
Il geometra Guido Turino, preoccupato perchè lo spostamento del monumento gli sembra un'operazione poco trasparente nei confronti della comunità, mi ricorda la vicenda.
Nel 2005 l'amministrazione comunale (sindaco dott. Giuseppe Turino) dà l'incarico per un progetto di riqualificazione urbana e sociale del centro storico (zona Sotto Palazzo e Ospizio). I costi sono di 1.927.000 euro, di cui 1.500.000 euro per la Regione e 427.000 a carico del comune (a base d'asta e somma a disposizione). Nel 2010 il progetto viene approvato dalla Regione e chiede al comune di contribuire per 422.000 euro. Il comune chiede un mutuo alla Cassa depositi e prestiti, si fa una gara d'appalto a Catania per l'Urega (ufficio regionale per l'espletamento di gare per l'appalto di lavori pubblici) e i lavori vengono affidati al consorzio C.I.P.E.A. che fa il ribasso del 43% (828.610 euro con risparmio di 160.000 euro). Appena si iniziano i lavori, il sig. Guido Turino si reca al Comune e chiede di utilizzare la cifra di 160.000 euro per installare un ascensore per la chiesa (costo 30.000 euro) ma gli viene risposto che non è possibile perchè non si può fare una variazione al progetto.
Il progetto originale prevede lavori in: cortile Polizzi, via Profeta, via G.Barbera, via Oliva, via Crocillà, via Biscari, via Palermo, corso Vittorio Emanuele, via Pappalardo, via SS. Maria delle Grazie, via C.Alongi, via Giustolisi, via Garano, Largo Palazzo (Piazza Frassinetti), via Ortale, palazzo municipale e l'area attrezzata a verde nel retro del municipio (villetta comunale). In Piazza Frassinetti si deve fare solo il manto stradale (basole segate di pietra lavica).
Nel 2012 si presenta una variante al progetto originale e si chiede il parere alla Sovrintendenza ai Beni Culturali, parere concesso il 10/7/2013. La variante al progetto (elaborata nel maggio 2013) comprende alcuni lavori per coprire i costi previsti. Le opere escluse sono: Largo Polizzi, sistemazione dello spazio dietro il municipio e l'adeguamento del muro statico di contenimento della villetta comunale.
Il progetto "prevede il miglioramento della qualità della vita e dei servizi resi alla collettività con una nuova politica organica di sviluppo turistico ed enogastronomico".
Con la variante si parla di spostamento del monumento ai caduti che prevede un intervento con gradinate per ripristinare l'originale asse prospettico tra la chiesa e il palazzo Biscari.
Da ricerche nell'archivio comunale si evince che nel 2000 (amministrazione comunale Falcone bis) fu presentato il 'Piano Particolareggiato del Centro Storico' che viene approvato a condizione che "venga spostato il monumento ai caduti" (parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali - sez. Architettonica Urbanistica di Catania dell'11/01/1999). Nella sua relazione il progettista architetto Aldo Nitro sostiene che "la rimozione del monumento ai caduti significherebbe cancellare una parte importante della storia e dell'identità del paese, profanare la volontà originaria degli emigrati donatori, annullare il legame affettivo, nonchè il quadro ambientale sedimentatosi negli anni nell'immaginario collettivo dei mirabellesi".
Alleanza Nazionale, CCD (Centro Cristiano Democratici) e Forza Italia si opposero e iniziano a raccogliere firme di protesta (all'epoca anche la sig.na Maria Giangrande e padre Filippo Iurato furono promotori di un'azione di contrasto al parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali).
Furono consegnate al sindaco Marco Falcone ben 2000 firme e ci fu un consiglio comunale il 25/4/2000 (consiglieri comunali: Barbera Filippo, Bonanno Domenico, Brighina Rosario, Ferro Daniela, Ferro Salvatore, Lacanea Santo, Lombardo Sebastiano, Marchingiglio Vincenzo, Nicotra Salvatore, Nobile Salvatore, Peri Matteo, Stuto Paolo, Terranova Gianni, Terranova Vincenzo, Tigano Franco) dove si dichiara che "il monumento in questione nell'attuale contesto di centralità in cui sorge rappresenta un riferimento storico affettivo per tutta la comunità mirabellese e che lo spostamento in altro loco viene considerato un atto di violenza al legame sentimentale consacratosi nel tempo tra la gente comune e il monumento, talchè una minore fruizione in tal senso metterebbe in dunque l'ordine pubblico della città con evidente sacrificio del legame affettivo sopra evidenziato", così si procede per "sospendere l'esame del deliberato in ordine all'adozione del Piano Particolareggiato del Centro Storico del Comune".
Il sindaco Falcone chiese alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di rivedere il parere, dichiarando che "la rimozione del monumento significherebbe cancellare una parte importante della storia e dell'identità di questo paese, profanare la volontà originaria degli emigrati donatori, annullare il legame affettivo, nonchè il quadro ambientale sedimentatosi negli anni nell'immaginario collettivo dei mirabellesi".
A questo punto cosa ne pensano i mirabellesi ?
Se la cittadinanza disse no 13 anni fa, oggi siamo disponibili ad accettare questa variante del progetto ? (delibera giunta municipale n.79 del 22/8/2013)
Il sig. Guido Turino, membro del nascente Comitato contro lo spostamento del monumento, invita l'A.C. ad indire un'assemblea per discutere e sentire il parere dei cittadini.
Le foto illustrano il nuovo progetto.
aggiornamento:
Lunedì 14 ottobre c'è stato l'incontro al comune tra il sig. Turino, il sindaco Marchingiglio, l'ing. De Francisca e l'assessore Giustolisi.
Il sindaco non è d'accordo ad indire una riunione pubblica perchè il progetto è in fase esecutiva (metterlo in discussione significherebbe rischiare di perdere il finanziamento che risale al 2005).
Da una sua indagine in paese risulta che il 90% della popolazione è d'accordo con lo spostamento del monumento di pochi metri (studio progettuale realizzato al computer nell'ultima foto).
Il sig. Turino viene invitato a raccogliere almeno 1000 firme contrarie per ridiscutere il 'problema monumento' (e la riunione può essere organizzata dal comitato locale) ma la responsabilità del progetto è dell'amministrazione comunale che intende realizzarlo senza indugi.
All'obiezione del sig. Turino sulla raccolta firme del 2000 il sindaco risponde che all'epoca si parlò di spostamento del monumento in altra sede e fu giusta quella scelta, oggi invece la variante del progetto risponde alle esigenze di ripristino dell'aspetto originale di Piazza Frassinetti nel contesto di un recupero del centro storico (la conclusione dei lavori è prevista per il 30 gennaio 2014).
Secondo il sindaco il comitato avrebbe dovuto mobilitarsi prima (già il primo cittadino aveva accennato al progetto lo scorso 23 aprile sulla sua pagina facebook).
Ma ci siamo mai domandati perchè nel 1938 il monumento fu posto davanti al Palazzo Biscari ?
Purtroppo non esistono documenti nell'archivio comunale che ne giustificano la collocazione ma bisogna ricordare che eravamo in pieno periodo fascista e come sapete il fascismo esaltava i valori della patria, per cui la collocazione di fronte al palazzo sicuramente aveva anche una giustificazione ideologica che oggi, secondo la mia opinione, non ha più alcun senso.
Ma ammesso e non concesso che il monumento ai caduti venisse spostato dove troverebbe collocazione quale piazza potrebbe accoglierlo degnamente? Poi in una situazione di lavoro così precaria per i residenti non sarebbe meglio impiegare quei soldi in modo da garantire più occupazione magari sviluppando un attività produttiva permanente?
RispondiEliminaSe si deve ripristinare il progetto originario per riavere l'asse prospettico tra la chiesa e il palazzo Biscari voluto dai Paternó, il leggero spostamento del monumento ai caduti é necessario. Io dico "si" alla realizzazione del nuovo progetto come illustrato dalle foto.
RispondiEliminaScusate se mi intrufolo nel discorso, quanto pare la motivazione per lo spostamento del monumento sia per il ripristino dello spazio antistante al palazzo Biscari con la scalinata e dare lustro al palazzo e al al suo originale ingresso. Sinceramente vedendo il progetto non è che sia così tanto risolutivo? non verranno ripristinale per niente allo stesso modo le scale e non potrà mai essere lo stesso. Mi domando una cosa: visto che il monumento da fastidio al palazzo, quindi deve essere spostato perchè è posticcio, allora pure i piani superiori delle case costruite sulla salita Trigona dovrebbero essere abbattuti? Ma daiiiiii non perdiamoci in chiacchiere secondo me si potrebbe rivalutare la zona togliendo tutto quella recinzione, lasciando il monumento così comè, anche perchè se facciamo i conti ormai il monumento sta li dal 1938 e tutti ormai volendo o non volendo passando dalla piazza lo vediamo ergersi su in cima alle scale, venendo a mancare il monumento dalla vista, credo che sarà ancor più dimenticato quel senso patriottico e di ricordo che si ha verso il milite ignoto. Sapete cosa mi sono accorto? lo dico in generale: a Mirabella manca il senso di appartenenza ai ricordi e sopratutto al territorio! Mi vengono in mente 2 casi: abbattimento dell'abbeveratoio di via vecchia ferrovia; abbandono della piazzetta su alla botte dove negli anni '80-90 fu montata su un alto palo in cemento la statua della Beata Vergine Maria. Spero solo do non aver urtato la sensibilità di nessuno e il mio non voleva essere un invertendo polemico ma solo un parere. Ringrazio il sig. Guido Turino che in questi giorni si sta mobilitando per queste giuste cause a cui tutti dobbiamo prestare la nostra attenzione.
RispondiEliminanon essendo residente al paese, non posso dare un giudizio pragmatico,mi auguro soltanto che le autorità competenti facciano delle scelte giuste per dare onore ai caduti e dispersi in guerra di mirabella Imbaccari, Gabriele Astuto, nipote di Gurreri Francesco,il cui nome è scritto su quel monumento che da diversi anni , e causa di diatribe, tra i fautori dello spostamento o nò.
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