sabato 21 marzo 2015

Quando la banca 'ci deruba'...

Come sappiamo, in momenti di difficoltà finanziaria, il primo pensiero è quello di recarsi in banca per un prestito ma, a volte, le cose possono andare diversamente...un nostro concittadino ci racconta una storia quasi inverosimile.

Il sig. Elio Cavolina, ex dipendente comunale, negli anni '90 fu presidente della 'Mirabellese'. A causa dei debiti della squadra di calcio, nel 1992 si recò al Banco di Sicilia per la sottoscrizione di un mutuo di 35 milioni di lire e gli fu applicato un tasso del 7% semestrale.
Per un certo periodo non gli fu possibile pagare regolarmente e così un dipendente della Banco di Sicilia di Caltagirone gli fa sottoscrivere un piano di recupero con un tasso semestrale dell'8% (senza il ricorso del notaio), così vengono versati in 15 anni 67 milioni di lire.

A distanza di tempo viene accertato che un tasso così elevato risulta truffaldino (quasi da usura) e significa che la Banca di Sicilia ha richiesto a molti clienti somme non dovute per un mutuo...il tasso corretto annuale doveva essere del 7% e non il doppio!
Inizia così una procedura legale che vede il sig. Cavolina parte lesa verso l'ex Banca di Sicilia (ora Unicredit) e chiede come rimborso di danni morali e materiali 50.000 euro.

Questo episodio ci insegna che non ci si può fidare delle banche a occhi chiusi, anche se si è clienti da lungo tempo come il sig. Cavolina, e bisogna stare molto attenti quando si fanno richieste di mutui o prestiti.

domenica 15 dicembre 2013

Nuovo centro giovanile

Domenica sera c'è stato un incontro a Palazzo Biscari per la presentazione del nuovo centro giovanile 'Francesco siamo noi'. Composto da 7 giovani (età 15-20 anni) che frequentano il corso per operatori della ristorazione, il gruppo nasce da una riflessione sul perchè il Papa scelse il nome Francesco.

Guidati da suor Carmela, dopo la visione del film 'Fratello sole, sorella luna', in Ottobre i ragazzi sono stati ad Assisi e Roma per capire meglio la storia del Santo e hanno deciso di costituire un nuovo gruppo perchè vogliono vivere Mirabella in modo diverso, rifiutando gli elementi negativi ancora presenti (droga, alcool, degrado) e impegnandosi nella comunità, costruendo un nuovo rapporto con Dio dentro di sè.

I ragazzi hanno presentato un video su Mirabella e sulle loro intenzioni di dare un contributo di 'ricostruzione' del paese in modo diverso. Padre Zito si è complimentato con loro e ha suggerito che il video venga presentato pubblicamente in estate perchè serva come spunto di riflessione, la presidente del c.c. Martines di buon grado vuole proporlo anche a scuola e l'insegnante di lingua ha raccontato dell'impegno del gruppo nei giorni scorsi. Infine Rosario Scollo dell'associazione SCI ha invitato i ragazzi a partecipare a un campo di volontariato internazionale e a un progetto di scambio europeo che si svolgeranno in estate.  

intervista a suor Carmela e ai ragazzi

Il buddismo e la pace

Venerdì 6 dicembre l'associazione SCI (Servizio Civile Internazionale) ha invitato a Mirabella l'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai per trattare il tema 'Lavorare per la pace e il dialogo interreligioso' e ci sono stati due incontri, uno la mattina nell'aula magna dell'istituto comprensivo statale 'E. De Amicis' con gli studenti della scuola elementare (4 e 5 classe) e della scuola media e uno aperto al pubblico nel pomeriggio al Museo del Tombolo.

I relatori sono stati Emanuele Zimmardi (responsabile regionale per le relazioni esterne dell'IBISG), il prof. Salvatore Santoddì e Gabriele Vecchio, responsabili per i giovani.

Il buddismo nasce 600 anni prima di Cristo attraverso la figura di Siddharta, principe che si dedica alla ricerca spirituale dopo aver capito che esistono quattro sofferenze fondamentali nella vita (nascita, malattia, vecchiaia e morte) e, attraverso una meditazione interiore su se stesso, raggiunse l'illuminazione (mantenere una condizione inattaccabile qualsiasi cosa accada, dentro di noi o attorno a noi). Un insegnamento di Budda dice che la vita è sacra, non essendoci nessuna differenza tra gli essere viventi siamo tutti uniti in una rete invisibile e questa condizione può portare alla pace e non al conflitto. Il buddismo dall'India si spostò in Giappone e durante il XIII secolo il monaco Nichiren Daishonin, attraverso il Sutra del Loto, predicò l'assoluta dignità dell'essere vivente e l'uguaglianza tra gli uomini.

Nel 1930 il maestro elementare giapponese Tsunesaburo Makiguchi. autore del sistema pedagogico di 'creazione di valore', fonda la Soka Gakkai (significa 'Società creatrice di valore'). Secondo lui sostenersi con una pratica spirituale dava un valore più forte alla sua teoria. Per le sue idee pacifiste e il suo rifiuto al culto Shinto finisce in prigione e muore nel 1944 ma sotto la guida del suo allievo Josei Toda ci fu una grande espansione missionaria.

La Soka Gakkai aderisce così agli insegnamenti del monaco Nichiren che si basano su una profonda comprensione del Sutra del Loto in cui vengono esposti i principi di dignità e sacralità della vita nonchè di una perfetta uguaglianza degli esseri viventi. Il buddismo della Soka Gakkai non è quello della fuga dal mondo, il mondo lo accetta piuttosto come sfida. Cambiare una sola vita aiuta a cambiare il mondo intero, a influire in meglio sul Karma universale (quella legge infallibile per cui tutto ha una causa e tutto produce un effetto).

La Soka Gakkai si basa sui valori dell'educazione, della pace e della cultura per una consapevolezza dei diritti umani e ha individuato nell’educazione alla pace lo strumento privilegiato per realizzare uno sviluppo pacifico della società, realizzando numerose iniziative di sensibilizzazione su temi come il rispetto dei diritti umani e la salvaguardia dell’ecosistema.
Attualmente l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai è impegnato a sostenere e diffondere la campagna ‘SenzAtomica’ per l’abolizione delle armi nucleari, tema che interessa l'associazione SCI per il suo impegno pacifista (Rosario Scollo ha ricordato la Giornata della Pace del 26 aprile 2012 con la piantumazione di un kaki di seconda generazione proveniente da una pianta colpita dalla bomba atomica di Nagasaki).

L'impegno sul disarmo nucleare è duplice: sul piano politico bisogna prendere coscienza del pericolo reale che l'umanità possa scomparire senza giustificare le risorse economiche impiegate (ad esempio nel 2011 il 7% delle spese sugli armamenti atomici avrebbe potuto risolvere parte dei problemi che l'Onu ha posto come obbiettivi per il prossimo Millennio), sul piano morale bisogna capire che l'altro non rappresenta un nemico da eliminare ma si deve dialogare per la pace, in modo da sensibilizzare l'opinione pubblica sullo smantellamento degli arsenali atomici anche attraverso una legislazione ad hoc.

Per la Soka Gakkai bisogna lavorare per il disarmo interiore, se non si combatte la violenza dentro di sé non si può ottenere la pace; altro elemento importante è il dialogo interreligioso con le altre religioni e in Sicilia sono già iniziati gli incontri con la chiesa cattolica.

Oggi in Giappone la Soka Gakkai ha un seguito in otto milioni di famiglie, possiede un'università, un museo e stampa un quotidiano. È presente in 192 Paesi e in Europa l'Italia ha il più alto numero di convertiti (70.000 - in Sicilia 2.358). Il leader mondiale della Soka Gakkai è Daisaku Ikeda, noto filosofo e pensatore, molto impegnato sui diritti umani.

Per la prima volta la scuola di Mirabella ha incontrato un movimento religioso non cristiano e questa opportunità ha permesso agli studenti di aprirsi al mondo attraverso la conoscenza di una realtà religiosa e culturale che ha un diverso approccio alla realtà; subito dopo c'è stato l'incontro con gli insegnanti, dove gli ospiti hanno parlato di come sono arrivati al buddismo ed è stato presentata l'opera del pedagogista Makiguchi e un progetto di educazione alla pace che nasce dalla campagna 'SenzAtomica - trasformare lo spirito umano per un mondo libero dalle armi nucleari'.

L'incontro del pomeriggio ha visto pochi partecipanti che hanno seguito con grande attenzione e interesse facendo diversi interventi (sindaco, padre Zito, prof. Campo, sig. Salafrica, suor Carmela, ins. Martines) e i relatori si sono complimentati col sindaco Marchingiglio perchè anche Mirabella Imbaccari fa parte del movimento internazionale 'Sindaci per la Pace'.

L'associazione SCI prosegue così le sue attività nel Calatino offrendo occasioni di riflessione e spunti operativi su una tema così importante come la costruzione della pace oggi.

conferenza pomeridiana (parte 1)






conferenza pomeridiana (parte 2)






approfondimento su Nichiren e la Soka Gakkai
(Radio 3, 'Uomini e profeti' del 22/11/2009)

lunedì 25 novembre 2013

La bellezza del paesaggio per il turismo culturale

In occasione dell'ottava edizione della settimana Unesco dedicata all'educazione allo sviluppo sostenibile (decennio Onu 2005-2014) sul tema 'I paesaggi della bellezza: dalla valorizzazione alla creatività', alcune onlus palermitane hanno organizzato una serie di eventi artistici e visite culturali alle città di Palermo, Termini Imerese, Acate, Mirabella Imbaccari che si sono svolti dal 18 al 24 novembre.

L'iniziativa è stata promossa da 5 associazioni turistico-culturali (Itinerar'ars, La Palermo dei misteri, Castello di Maredolce, Art mundi, Rodo Arte) impegnate nella valorizzazione, promozione e tutela del patrimonio culturale e ambientale siciliano ed è stata coordinata dagli architetti Grazia Bellardita, Marinella Grillo e Rosario Ribbene.

L'approfondimento del tema della settimana Unesco era 'Natura ed artificio nel paesaggio costruito, tra genialità e fervore creativo' e protagonista degli incontri è stato il castello, struttura architettonica che nel corso della storia è stato testimone del rapporto simbiotico tra l'uomo, il contesto urbano e l'ambiente.        

La giornata di domenica 24 novembre è stata interamente dedicata a Mirabella Imbaccari, con visite al Palazzo Biscari e il tombolo delle Suore Dorotee, il centro storico con via Trigona e il Museo del Tombolo, occasione anche per conoscere i prodotti enogastronomici del luogo molto apprezzati dai vari ospiti.

Un incontro nel pomeriggio è servito a delineare futuri progetti di collaborazione tra gli amministratori comunali e le associazioni presenti, al fine della promozione turistica di un territorio poco conosciuto ma ricco di eccellenze in campo culturale e gastronomico come Acate e Mirabella Imbaccari, due comuni legati alla storia dei principi Biscari che da poco hanno intrapreso un rapporto di collaborazione per un percorso di crescita civile ed economica.

intervento del sindaco di Acate prof. Raffo

gli amici del
comune di Acate

martedì 12 novembre 2013

Il tombolo e la De.Co.: progetti per il futuro

Domenica 10 novembre si è svolta al Museo del Tombolo una conferenza dal titolo 'La denominazione comunale (De.Co.) quale strumento di marketing territoriale per promuovere l'artigianato del tombolo'. L'incontro, promosso dall'amministrazione comunale, ha permesso di conoscere il significato del marchio De.Co. e le opportunità economiche che può dare all'intero territorio.

La conferenza, moderata dal presidente del consiglio comunale Filippa Martines, è stata seguita da un pubblico interessato ed attento composto da numerose merlettaie, associazioni locali e varie autorità del circondario.

Il sindaco Marchingiglio ha sottolineato l'importanza di lavorare insieme per l'ottenimento di risultati positivi, così 4 mesi fa il consiglio comunale attraverso una delibera ha adottato un regolamento per la valorizzazione dei prodotti artigianali, agroalimentari ed enogastronomici con l’istituzione della Denominazione Comunale (De.Co.). La Denominazione Comunale identifica un prodotto come espressione di un territorio, una carta
d'identità che associa un prodotto (artigianato, enogastronomia) al suo luogo di nascita.
Il tombolo di Mirabella esprime una storia centenaria che vede le donne e il loro lavoro come protagoniste della nostra comunità, identità storica che la De.Co. tutela per poter così avviare un percorso di valorizzazione, promozione e commercializzazione di un prodotto come espressione di un'importante tradizione che merita di essere conosciuta adeguatamente.

E' stata ricordata 'Sicilia manifatture d'arte', l'Ats (associazione temporanea di scopo) per la promozione turistica del territorio composta dai comuni di Mirabella (capofila), Caltagirone, Militello in Val di Catania, Aidone, Piazza Amerina, Chiaramonte Gulfi e Noto, che ha presentato tre progetti tra cui la prevista mostra di artigianato ed enogastronomia siciliana a Tokyo e Kyoto che si svolgerà a Febbraio-Marzo grazie alla collaborazione delle istituzioni italiane in Giappone.

Il sindaco Marchingiglio, rivolgendosi all'on. Falcone, si augura che il museo del tombolo possa avere un riconoscimento ufficiale da parte della Regione Siciliana come museo regionale per poter attingere così ai finanziamenti ed entrare nel circuito museale regionale, dando così la giusta visibilità al tombolo, senza dimenticare eventuali contributi grazie al disegno di legge regionale che finanzia le De.Co.

Il dr. Frank Terranova, vice sindaco e assessore al turismo del comune di Noto, menziona l'importante ruolo dell'Ats come strumento basilare per scambiarsi esperienze e articola il suo intervento su 3 concetti fondamentali: consapevolezza, coordinamento e controllo, marketing territoriale.
La città di Noto registra un milione di visitatori all'anno ed è la patria del Nero d'Avola, mentre 15 anni fa la percentuale era molto bassa e non si valorizzava questo vino doc perchè serviva solo a tagliare altri vini...Noto, come Caltagirone e Piazza Armerina, è sempre rimasta uguale nel tempo e solo nel 2002 è diventata patrimonio dell'Unesco. Nel corso degli anni è cambiata la consapevolezza del proprio patrimonio e Mirabella deve riappropriarsene valorizzando la propria tradizione (e, nel caso del tombolo mirabellese, è importante la sapienza del gesto artigiano).
Compito del comune è il coordinamento e il controllo delle attività di promozione perchè si deve guardare alla sfida della globalizzazione attraverso la tutela del marchio quale espressione di un'identità culturale e il marketing diventa fondamentale perchè bisogna agire insieme come un territorio unito, senza sciocchi antagonismi tra città vicine.

La presidente del consiglio comunale Filippa Martines ricorda il viaggio a Lepoglava nel Settembre 2012 e i plausi ottenuti da varie autorità europee per il nostro tombolo, la partecipazione all'Infiorata di Noto lo scorso Maggio e ci ha informato che con il comune di Acate si sta realizzando un progetto per la valorizzazione delle residenze appartenute ai nobili Biscari.

L'onorevole Marco Falcone, parlamentare regionale, ricorda i tentativi del passato (mostra del tombolo a Firenze negli anni 90 con la provincia di Catania) nel promuovere il tombolo e la necessità della De.Co. come occasione di rilancio dell'artigianato locale che ha avuto delle difficoltà ad affermarsi. Il suo impegno all'Assemblea regionale siciliana, oltre ad informarsi su quanto è già stato fatto, sarà quello di scrivere, insieme al professor De Donno, un disegno di legge che abbia un duplice scopo: da un lato ottenere un riconoscimento regionale per tutte le De.Co. siciliane e dall'altro far conoscere le De.Co. al di fuori della nostra regione in una programmazione dei fondi comunitari 2014-2020.
Due anni fa alla Regione si ottenne un contributo di 22.000 euro finalizzato al supporto mostra-museo del tombolo, una piccola cifra che attestava il riconoscimento delle istituzioni.
L'on. Falcone dà tutto il suo sostegno all'iniziativa della De.Co. e conferma il suo impegno per l'ottenimento di un riconoscimento regionale del museo da inserirsi in un circuito museale nazionale.

Il comune di Mirabella ha già proposto in precedenza la vendita di piccole realizzazione in tombolo come prodotto di nicchia, da inserirsi per esempio nelle liste nozze.

Moravia Paratore, collaboratrice al progetto De.Co., da tempo vive a Roma e ha capito che numerose sono le applicazioni che il tombolo può avere. Moravia, insieme alla designer Francesca Crocco, ha creato il marchio 'Intexus' per la realizzazione di gioielli moderni al tombolo, idea nata 4 anni fa con la madre per dare una nuova vita al tombolo utilizzando il filo colorato. I gioielli vengono venduti in un negozio molto importante del centro di Roma che è inserito in un circuito turistico internazionale e ha constatato che vengono molto apprezzati, confermando l'intuizione che con il tombolo si possono fare cose diverse oltre al classico corredo. Una strada da seguire sarebbe l'apertura di una scuola di tombolo dove si possa insegnare anche ricamo, cucito, disegno e altre arti, per poter così tramandare alle nuove generazioni questa tradizione che assume un carattere emozionale, non solo per chi lo fa ma anche per chi lo acquista.
Importante diventa la libera iniziativa delle merlettaie per intraprendere attività legate al commercio del tombolo, coadiuvate dall'impegno della pubblica amministrazione, e fondamentale resta la salvaguardia e la valorizzazione della tecnica di lavorazione del tombolo di Mirabella.

Infine prende la parola il dr. Roberto De Donno (esperto nazionale delle denominazioni comunali e docente universitario in marketing territoriale) che ha entusiasmato il pubblico attraverso la  sua appassionata testimonianza. L'illustre oratore pugliese inizia ricordando come conobbe Moravia che si presentò telefonicamente presentandogli la storia dell'Opera del Tombolo e da qui parte col racconto degli interventi nei comuni di varie regioni italiane (soprattutto Vicenza e il Veneto) che hanno adottato la De.Co. e valorizzato vari prodotti che hanno conquistato il mercato internazionale.
La proposta dell’istituzione della De.Co. quale mezzo di salvaguardia delle produzioni territoriali si deve a Luigi Veronelli nel 1998 e il prof. De Donno si congratula con gli amministratori presenti che hanno mostrato trasparenza e sensibilità verso l'argomento De.Co. che rappresenta una preziosa occasione per far conoscere al mondo la ricca identità culturale di un prodotto, sintesi di tradizione e storia che racconta le nostre origini, origini che rappresentano un patrimonio inestimabile per le migliaia di emigrati sparsi per il mondo.

Per il prof. De Donno è un dispiacere sapere che i giovani da Mirabella vanno via perchè scompare un bagaglio di conoscenze che trasmette emozioni (l'artigianalità, la professionalita, l'amore espresso in un lavoro a tombolo) e la scommessa resta la collaborazione tra i cittadini perchè da soli non si può vincere la sfida globale. Bisogna stare insieme e fare una strategia operativa (prezzo, comunicazione, relazioni) e, per esempio, sui matrimoni festeggiati a Mirabella si può investire con un marchio che raggruppa tutti gli operatori commerciali.
La personalizzazione di un prodotto e di un marchio può risultare vincente per attrarre persone interessate ad acquistare perchè l'identità di un prodotto esprime tutta la ricchezza e la storia di un territorio che affascina gli stranieri (il tombolo di Mirabella è un prodotto inimitabile e va mostrato all'estero per farlo desiderare perchè manualità e bellezza non hanno prezzo).

Dagli interventi emerge l'importanza di creare una cooperativa per raccogliere insieme tutte le merlettaie che, secondo il prof. De Donno, deve dotarsi di un marchio ben identificabile sul mercato, l'invito a impegnarsi e personalizzare il lavoro a tombolo secondo le possibili richieste, creare un laboratorio all'interno del museo del tombolo, valorizzare il Palazzo Biscari con una scuola per il tombolo (e qui la madre superiora delle Dorotee Suor Sabina ha ricordato i corsi di formazione professionale e l'associazione delle ex allieve guidata dalla signora Enza D'Ambrogio dove si può apprendere gratuitamente il tombolo), i corsi di tombolo realizzati a scuola, senza dimenticare il momento triste che vede la partenza di molti mirabellesi e lo svuotamento del paese a causa della crisi.

Il sindaco ha parlato della prossima realizzazione di un sito web di e-commerce per la vendita del tombolo perchè il comune deve farsi garante verso tutti e vuole impegnarsi nella promozione della vendita del tombolo, artigianato che deve rinnovarsi per andare incontro alle richieste del mercato. Una scuola di tombolo potrà nascere se si stimolerà la domanda esterna e le persone saranno interessate ad apprenderlo, quindi creare un mercato è basilare.
Sul tema lavoro l'amministrazione sta pensando a nuovi progetti di sviluppo su agricoltura e turismo ma occorre un cambio di mentalità per dare una svolta a Mirabella (prossimamente sarà presentata l'idea di dare gratuitamente dei terreni in comodato d'uso a chi vuol lavorare, con indicazioni sui prodotti da seminare per una resa produttiva che potrebbe dare un reddito di 7-8000 euro in progetti della durata di 6 mesi), ricordando che a Gennaio ci sarà la visita del Prefetto di Calw, disponibile ad aiutare i coltivatori locali a vendere i prodotti agricoli in Germania.

Una serata di grande interesse su un tema importante per il nostro paese che ci stimola a pensare al valore dell'artigianato in modo diverso.

conferenza - parte 1


conferenza e interventi - parte 2


interventi del sindaco Marchingiglio, on. Falcone, Paratore (Tvr Xenon)
 

intervento del presidente c.c. Martines a Tvr Xenon 

mercoledì 16 ottobre 2013

Consiglio Comunale 15 ottobre


Ieri consiglio straordinario aperto dal presidente c.c. Martines con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di Lampedusa. Dal comitato regionale No Muos è arrivato un invito rivolto a tutti per un incontro a Niscemi sabato prossimo.

In sostituzione dell'assessore Giuseppe Brighina (dimessosi il 18 luglio), qualche giorno fa è stato nominato il sig. Giuseppe Terranova quale nuovo assessore con deleghe allo sport, politiche giovanili, innovazione tecnologica, rapporti con l'estero, fondi strutturali e sanità.

Questo l'ordine del giorno:

1) Lettura ed approvazione verbali delle sedute precedenti
2) Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'art. 194, comma 1 lettera e del Decreto Legislativo del 18.08.2000 n.267, in favori di legali incaricati dall'ente
3) Riconoscimento debito fuori bilancio a seguito di transazione tra il Comune e la ditta Aveni s.r.l. esecutrice  dei lavori per la 'Realizzazione delle vie di fuga a servizio delle strutture operative per la gestione dell'emergenza direttice Caltagirone'
4) Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares). Determinazione numero e scadenza rate di versamento per l'anno 2013 in attuazione dell'articolo 10, comma 2 del Decreto Legge 8 aprile 2013 n.35

I debiti fuori bilancio sono 2 (uno di 80.000 euro corrispondenti a parcelle di avvocati per cause legali che riguardano il Comune e uno di 40.000 euro sulla mancata corresponsione del sesto saldo relativo all'appalto di 2.900.000 euro che riguarda la realizzazione delle vie di fuga). Questi debiti saranno iscritti nel bilancio di previsione 2013.

Il consigliere Aranzulla domanda perchè non vengono previsti in anticipo le somme per le cause legali e la dott.ssa Liardo precisa che solo da poco è previsto dalla normativa che l'avvocato debba presentare il prospetto dei costi legati al grado di giudizio (cosa prima non obbligatoria).

Per la Tares sono state determinate 3 rate con scadenza 16 novembre, 31 dicembre e 31 gennaio.
Si sta studiando l'importo della tassa che prevede un aumento dei costi (0,30 centesimi per ogni metro quadro), costo da contenere considerando le difficoltà economomiche che stanno vivendo molte famiglie mirabellesi.

Il sindaco ha ricordato le difficoltà legate al mancato versamento del contributo pubblico (a fronte di 1.400.000 euro dalla Regione sono stati inviati solo 78.000 durante l'anno) e il procedimento legale in corso sulle cartelle esattoriali (importo di 4.000.000 euro) legate alla gestione della discarica dal 2003 al 2005.

Presenti i consiglieri Terranova, Cucinella, Fiscella, Gozza, Rasà, Scibona, Nisi, Aranzulla.
Votano a favore solo i consiglieri di maggioranza e si astengono quelli della minoranza.

intervista all'assessore Terranova su Sport e Politiche giovanili.

interventi del sindaco Marchingiglio e assessore Terranova a Tvr Xenon


4 novembre

Consiglio comunale straordinario dove si è votato all'unanimità il progetto di riqualificazione del centro storico che prevede lo spostamento del monumento ai caduti e l'adesione al consorzio dei comuni 'Calatino terra d'accoglienza' che gestisce il Cara di Mineo.

30 novembre

Altro consiglio comunale straordinario dove si è deciso l'aumento delle tasse.

- tarsu (spazzatura): tariffe uguali al 2012 + € 0,30 a metro quadro (che andrà allo stato)
- addizionale Irpef: da 0,2 a 0,6 %
- acqua + € 0,05 a metro cubo
- servizi quali ludoteca, mensa, trasporto scolastico, impianti sportivi dovranno essere a spese dei cittadini per almeno il 36% dei costi
- ritirato l' aumento imu su prima casa che sarebbe stato da pagare anche in caso di abolizione

Il no dell'opposizione non è bastato ad evitare questi aumenti di tasse (ogni famiglia dovrebbe così pagare tra 200 e 400 € in più).

domenica 6 ottobre 2013

Evento culturale al Cinema Moderno

Il Cinema Moderno è stato riaperto lo scorso Marzo e la nuova gestione è stata affidata alla famiglia Tomasello di Barrafranca (Francesco e i figli Angelo e Mario). Il sig. Francesco sta proponendo al pubblico mirabellese (e per la prima volta nel Calatino) un film siciliano inedito poco conosciuto cha da un anno sta girando le sale cinematografiche dell'isola.

Parliamo di 'Pagate Fratelli' del giovane regista Salvo Bonaffini, realizzato lo scorso anno dall'associazione culturale 'Fuori dal recinto' di Mazzarino. Il film racconta la nota vicenda dei quattro frati cappuccini del convento di San Francesco a Mazzarino che alla fine degli anni 50 furono accusati di omicidio, violenza, estorsione, collusione con la mafia, frati poi condannati dopo un lungo processo. Il film, pur avendo un'impostazione televisiva e qualche difetto, si fa apprezzare perchè ci restituisce un affresco storico di una Sicilia scomparsa, in un periodo contrassegnato da povertà e omertà.

Sono stato lieto di incontrare l'autore del film che si è reso molto disponibile e sarà presente tutti i giorni al cinema (dal 4 al 9 ottobre) per incontrare il pubblico.

E' un piccolo evento per Mirabella perchè non è mai capitato di avere un regista disponibile a presentare qui il proprio film, è un piacere incontrarti. Scusami ma non ti conoscevo...quanti anni hai ?

"Ho 33 anni e vengo a Mazzarino, un paese del Nisseno a 32 km da Mirabella...forse a causa dei collegamenti i due paesi si frequentano poco. Stasera è un grandissimo onore essere a Mirabella (ho avuto anche tantissimi amici colleghi universitari mirabellesi). Grazie alla disponibilità di Francesco e dei suoi figli sto aprendo con 'Pagate fratelli' la stagione cinematografica 2013/14".

La curiosità mi ha portato a cercare qualcosa in rete e ho trovato pochino, a parte qualche informazione sulla tua pagina facebook. Quest'incontro diventa l'occasione di parlare non solo del film ma anche del tuo percorso artistico. Dal 2009 tu sei operativo nel campo dell'arte cinematografica ed hai realizzato prima 'Io esisto', poi 'Pagate fratelli' e il corto 'Diverse esistenze'. Non so se mi è sfuggito qualcosa...come nasce questo tuo impegno nel cinema ? Hai fatto degli studi a riguardo ? Alcune esperienze personali ?

"Come è nata questa passione ? Io sin da piccolo ho sempre guardato tantissimi film, poi ho avuto l'occasione di gestire una videoteca e da lì, continuando la visione di film, mi sono chiesto 'perchè non realizziamo un film ?' Un giorno abbiamo iniziato con i miei amici chiaccherando nel mio studio e...

Quindi avete fondato l'associazione culturale 'Fuori dal recinto'. Di cosa si tratta ? Come nasce ?

"Fuori dal recinto perchè io e i miei amici ci sentivamo chiusi in un ghetto, dove spesso passavamo il tempo solo lamentandoci e dicendo che non c'era nulla...siccome io amo la vita e mi piace sperimentare nuove cose, provare, socializzare, per scherzo una sera eravamo nel mio studio e guardandoci un film, tra una battuta e un'altra, abbiamo fatto un cortometraggio dal titolo 'Fuori dal recinto' con una telecamera amatoriale".

Cosa significa il titolo ?

"Fuori dal recinto proprio perchè uscire dal recinto...molto spesso in questi piccoli paesi, per esempio Mazzarino come Mirabella, ci sentiamo chiusi. Abbiamo adesso una risorsa fondamentale che, a mio modo di vedere, è internet...internet ci dà la possibilità di arrivare in qualsiasi parte del pianeta, perchè non sfruttarla ? E da lì abbiamo iniziato. Questo cortometraggio è piaciuto al parroco del paese, durava 20 minuti, e praticamente è la storia di alcuni ragazzi che si annoiano, sono ghettizzati...io molto spesso do la colpa di questo malessere generale alla generazione precedente, non ai giovani, quindi è proprio un contrasto tra la vecchia e la nuova generazione e la fine è rappresentata da un bambino chiuso all'interno di un recinto che, appena riesce a uscirne fuori, riesce a vedere la vita con più luce, con più sole e i giusti colori per ogni cosa".

Lo hai realizzato con una telecamera insieme a un gruppo...ha avuto una diffusione in rete ?

"No, al prete del paese è piaciuto e lo ha presentato alle scuole. Mentre camminavamo per strada i ragazzi si complimentavano con noi e abbiamo sempre cercato di migliorare. Siamo stati incoraggiati dal cortometraggio e abbiamo pensato a un lungometraggio".

Quindi è seguito 'Io esisto' ?

"Esatto. Abbiamo cominciato a fare casting in 5 paesi, tra Enna e Mazzarino, con attori tutti non professionisti del luogo. Ha avuto una grandissima partecipazione, c'è stata una grandissima soddisfazione. Protagonisti sono i ragazzi raccontati all'interno di una società dove manca il lavoro".

Perchè questo titolo ?

'Io esisto' perchè all'interno del gruppo giovanile c'è un ragazzo colpito da una malattia non curabile che, nonostante la sua grave situazione, crede in un progetto: creare lavoro per togliere dalla strada e dalla delinquenza gli amici che stavano in giro con lui. E alla fine, credendoci, riesce a superare tutto anche se un amico non ce la fa perchè, prendendo la cattiva strada, viene ucciso. Però questa morte non è vana perchè è stata di aiuto a far capire a tutto il gruppo che bisogna credere in un cambiamento".

Questo film è stato realizzato nel 2009, se non sbaglio...

"Esatto, la prima uscita è stata l'8 agosto 2009.

Che diffusione ha avuto ?

"Ha avuto una diffusione provinciale. Siamo stati anche a Milano, in circa 20 cinema...conoscendo questo mondo da pochi anni, vedo il cinema come un monopolio però io sono sempre stato ottimista per natura e...andiamo sempre avanti".

Ti incoraggia questa esperienza e decidi di fare un passo avanti...

"Da lì i miei paesani mi suggerirono di fare un film sui monaci. Io non conoscevo questi monaci, sapevo pochissime cose, così inizio a documentarmi e la storia mi prende. Mi sono fatto aiutare da due sceneggiatori, Daniele Russo di Enna e Renzo Gatto di Mazzarino che mi hanno supportato nelle ricerche storiche".

So che esiste un libro che parla di questa storia, lo hanno scritto loro due ?

"No, il libro di cui parli tu è stato scritto da Giorgio Frasca Polare (La terribile istoria dei frati di Mazzarino, Sellerio 1989) ma diverse cose non sono molto veritiere. Abbiamo avuto tanti riscontri, abbiamo potuto intervistare persone oggi novantenni che ci hanno raccontato degli interrogatori dei frati, i frati che approfittarono del loro abito talare senza aver paura...da lì abbiamo seguito questo percorso e contattai tutti gli attori che potevano interpretare questo ruolo".

La cosa che colpisce un pò è la presenza nel cast di noti attori palermitani come Tony Sperandeo e Luigi Maria Burruano. Come si arriva ad avere questa opportunità ?

"Ad esempio nel caso di Sperandeo è stato lui a cercarmi. Ha saputo di questo progetto, ha voluto leggere la sceneggiatura, si è appassionato e ha voluto far parte del casting. Io mi sono presentato come un giovanissimo regista senza esperienza, non avendo fatto studi...".

Scusa, tu non hai fatto scuole di cinema, Dams, centro sperimentale di cinematografia ? Hai seguito altri percorsi formativi ?

"Alle superiori ho frequentato l'istituto tecnico per Geometri e all'università scienze infermieristiche, la mia è stata una passione".

Hai dunque imparato da solo, imbracciando una telecamera...hai dei punti di riferimento come artisti, registi ?

"Come artisti mi piace tantissimo il siciliano Giuseppe Tornatore, moltissimi suoi film mi fanno impazzire, mi piace come racconta la Sicilia, la sua fotografia...ho avuto la fortuna di conoscerlo a Palermo, per me rimane uno dei migliori artisti italiani".

E altri film ? Altri autori ?

"Come autori Benigni è fantastico, con 'La vita è bella'...".

Tu stai abbracciando il tema dell'impegno civile, la mafia, la violenza...

"Bravissimo. Il cinema è un mezzo di comunicazione, più efficace secondo me di giornali, web, televisione che sembrano dispersivi...tramite il cinema cerco di entrare nel cuore delle persone, almeno questo è l'effetto mi dà e voglio provarci. La mia linea di regia è quella dei film denuncia".

Immagino che avrai avuto molto tempo per documentarti.

"Sì, ho avuto anche delle pressioni dove mi sconsigliavano di fare questo film perchè usavo nomi veri, era una storia da dimenticare. I preti del mio paese li ho avuti tutti contrari...sono stato anche nominato durante le omelie e si sconsigliava alle persone di andare a vedere il film. Devo dire che la città di Mazzarino ha risposto in maniera positiva".

E' durato tre anni questo lavoro ?

"Sì, un anno di ricerche e due anni per le riprese e il montaggio".

Hai avuto degli aiuti economici, patrocini onerosi ?

"Solo il patrocinio gratuito del comune di Mazzarino. Io lavoro al 118 e sono stato in banca per chiedere un piccolo prestito".

Capisco quanto sia difficile...

"Ho avuto l'aiuto e il sostegno dei miei genitori, sono orgogliosissimo e lo rifarei altre mille volte".

E' una storia che parla di estorsione, di violenza, quasi di 'mafia ante litteram'...

"Quando ancora si negava l'esistenza della mafia, addirittura la Chiesa diceva che la mafia non esisteva. Il cardinale Ruffino all'epoca dichiarò che la mafia non esiste, chi è contro i monaci è contro la Chiesa. Fu una storia che girò il mondo, ci fu l'opposizione tra innocentisti e colpevolisti e alla fine i frati furono condannati".

Perchè i frati estorcevano ?

"Il pubblico ministero disse che, nel nome di San Francesco, bisognava condannarli perchè non è giustificabile che un prete, un frate, un uomo di chiesa (che dovrebbe essere il primo a condannare e denunciare questi fatti) si metta a fare da tramite per dei delinquenti".

Allora perchè si comportarono così questi frati ? Per debolezza umana, per paura, per denaro ?

"E' proprio il denaro che rende deboli gli uomini, il denaro riesce a conquistare ideologie, a far cambiare le persone".

Hai sentito l'altro giorno cosa ha detto Papa Francesco ?

"E' un orgoglio avere Papa Francesco, lo vedo come una persona spontanea, non vedo nulla di costruito".

Ho visto che del tuo film ne ha parlato il Tgr Sicilia su Rai 3 nel novembre 2012 e lo hai presentato a Palermo nello stesso periodo...come hai fatto conoscere il film ? E' stato in giro attraverso festival, rassegne ?

"L'ho fatto conoscere tramite internet, ho sfruttato la rete. Il pubblico, che lo ha apprezzato tantissimo, diventa il primo distributore, il passaparola del pubblico...e siamo andati avanti così, cinema per cinema. Siamo stati pure a Barcellona Pozzo di Gotto".

Concorsi e festival ?

"Mi hanno invitato al festival di Taormina per la categoria 'autori siciliani' ma il film non è stato accettato".

Ma come mai ?

"Come ti dicevo il cinema è un monopolio...".

Quindi sta continuando questo passaparola ?

"Esatto, cinema per cinema. Poi, un altra fortuna è stata la partecipazione al casting di persone da tutta Italia, quindi diventano delle piccole cellule per chi crede in questo progetto. Si è creata una bella rete".

C'è possibilità di vedere il film in televisione ? E' così complicato ?

"E' complicatissimo. Figurati che siamo stati a Milano e in tre sere abbiamo fatto il pienone. Carico d'entusiasmo perchè il film era andato bene, siamo stati a Mediaset. Ti racconto questa esperienza: siamo arrivati negli studi Mediaset alle 6 del mattino e, rimasti in attesa sino alle 12, non ci hanno ricevuto e non c'è stata la possibilità di lasciare una copia del film per sapere se erano interessati o meno".

Secondo te è la storia che non interessa ? Forse perchè si parla di chiesa, di religione ? Non so se questo sia un elemento di esclusione.

"Anch'io me lo chiedo. Magari in un momento politico come questo, con le dimissioni di Ratzinger...io non me lo so spiegare poichè il pubblico del cinema risponde bene, anzi molti cinema ci ringraziano di averci avuto".

E' un'occasione per riscoprire una storia dimenticata, è importante...

"Una storia siciliana, una storia girata a casa nostra".

Tu naturalmente hai girato in digitale, non conosci la pellicola suppongo...

"Sì, con i nuovi mezzi. E'già una fortuna perchè si abbattono i costi. Abbiamo noleggiato tutto a Roma ed Enna dove i service hanno questo tipo di strumentazione, anche i costumi e alcune divise".

Immagino l'impegno economico dell'associazione 'Fuori dal recinto'.

"Tantissimo".

Quest'associazione è andata avanti e si arriva a 'Diverse esistenze'. Una cosa mi ha incuriosito: in 'Io esisto' e 'Diverse esistenze' usi la parola esistere, perchè ?

"Il tema del cortometraggio è l'omofobia e si parla della storia vera di Marco, 16 anni, che viene preso in giro dai compagni e si suicida a causa del bullismo. Il bullismo è un fenomeno di cui si parla poco ancora oggi...è stato sempre in occasione di 'Pagate fratelli', la preside del liceo classico 'L.Valli' di Barcellona ha visto il nostro film, mi ha contattato, si è impostato un progetto sulla legalità e abbiamo realizzato 'Diverse esistenze' con gli studenti. E abbiamo vinto al Giffoni film festival".

Che riconoscimento è stato ?

"Abbiamo avuto un riconoscimento da parte del pubblico on line, ci hanno invitato al festival di Giffoni Valle Piana e abbiamo ricevuto il premio. E' stata un'esperienza fantastica". 

Avete avuto qualcosa dal punto di vista economico ?

"No, lo abbiamo fatto con amore e la partecipazione dei ragazzi che hanno vissuto l'esperienza di un set per costruire questa storia".

Mi fa piacere perchè a Mirabella, purtroppo, abbiamo un problema bullismo e mi piacerebbe se tu mostrassi il corto. Se vuoi ne posso parlare a scuola.

"Grazie, con piacere".

Prossimi appuntamenti ?

"Un corso di cinema con i ragazzi, oggi mi hanno contattato per girare un corto sui ragazzi disabili. E a Mazzarino ho organizzato un seminario con l'attore Salvatore Lazzaro il 18-19-20 ottobre per i ragazzi del nostro territorio perchè non è facile andare fuori. Stiamo cercando di costruire qualcosa".

Come associazione avete anche le apparecchiature per fare questo tipo di lavoro ?

"Sì, facciamo tutto con amore e ci mettiamo la faccia".

Io ti ringrazio per la tua gentile disponibilità e ti faccio tanti auguri.

Colgo l'occasione per chiedere ad Angelo Tomasello come va la gestione del cinema.

"Il cinema sta andando benino, qualche settimana fortunata e qualche altra no. Ce la stiamo mettendo tutta, presto si dovrà montare il digitale e speriamo che vada bene. Giorni fa siamo stati invitati a scuola per una riunione con le associazioni e ti confesso che non avevo mai ascoltato tante proposte a livello culturale. A Mirabella faccio i più sinceri complimenti, siete un grande popolo".

La famiglia Tomasello si augura di incontrare prossimamente tutte le associazioni mirabellesi per organizzare insieme un possibile cineforum.

intervista al regista
Salvo Bonaffini